La comunità scientifica internazionale riconosce il ruolo della Dieta Mediterranea nell’aumentare l’aspettativa di vita e migliorare la salute generale, e ha contribuito alla diffusione di questo modello dietetico come pilastro centrale dei programmi e delle politiche di salute pubblica in molti Paesi, dagli Stati Uniti all’Europa.
Ma la Dieta Mediterranea non è solo una dieta, rappresenta uno stile di vita che include concetti di ordine culturale e sociale, sottolineando l’importanza dell’esercizio fisico e della convivialità. La Dieta Mediterranea è molto varia e include ogni tipo di alimento, privilegiando prodotti freschi e stagionali: è uno stile alimentare con un elevato consumo di verdura, legumi, frutta e frutta secca, olio d’oliva e cereali (preferibilmente integrali), e un adeguato consumo di pesce, carne, prodotti caseari (specialmente formaggio e yogurt) e infine dolci e prodotti trasformati. Anche la carne, sia bianca che rossa, fa parte della Dieta Mediterranea.
È stata recentemente pubblicata una nuova piramide della Dieta Mediterranea che coniuga gli aspetti nutrizionali del famoso modello alimentare con aspetti di sostenibilità alimentare (Updating the Mediterranean Diet Pyramid towards Sustainability: Focus on Environmental Concerns.). In generale, la Dieta Mediterranea favorisce emissioni di gas serra “controllate” grazie al rispetto della stagionalità dei prodotti, del territorio e della biodiversità e all’elevata componente vegetale. Questo modello alimentare, sostenibile anche per il pianeta, comprende un consumo di carne rossa che dovrebbe rimanere entro 2 porzioni settimanali, variando tra le diverse tipologie.